Le varici sono in genere associate a senso di pesantezza della gamba, dolore, affaticabilità, sensazione di calore, irrequietezza notturna e occasionali crampi notturni. Il gonfiore è di solito circoscritto alla caviglia e al piede. Spesso si aggrava nel corso della giornata, ma può diminuire durante la notte perché stare sdraiati facilita il ritorno venoso in direzione del cuore. I sintomi possono accentuarsi dopo che si è stati a lungo in piedi, soprattutto se fermi, nei mesi più caldi, durante il ciclo mestruale e nelle prime fasi della gravidanza.
Lo stadio di sviluppo delle varici in cui ci si comincia a preoccupare dipende in gran parte dall'età e dal sesso. Gli uomini in genere e le donne più anziane per lo più si rivolgono al medico solo quando i sintomi diventano fastidiosi con tendenza all'aggravamento. Per le donne più giovani l'aspetto delle gambe è molto più importante e il trattamento viene richiesto per ragioni estetiche prima ancora della comparsa dei sintomi.
Una pressione venosa sempre elevata, oltre che causare raccolta di liquidi nei tessuti (edemi), può anche modificare visibilmente la colorazione della pelle nelle zone colpite. Le venule troppo dilatate per fenomeni di microfiltrazione possono dar luogo alla formazione stasi cronica.
Nelle vene varicose molto dilatate si può inoltre formare spontaneamente un coagulo di sangue che finisce per ostruire parzialmente o completamente la vena provocando una reazione infiammatoria nota come flebite superficiale o varicoflebite. La flebite si manifesta con un forte dolore, calore, gonfiore, dolore alla pressione e talvolta febbre. In caso di flebite è indispensabile una visita medica urgente. Quando la parete venosa si dilata eccessivamente e diviene sottilissima, un trauma minimo, anche banale, può produrre emorragie spontanee spesso violente ( varicorragie) che spaventano la paziente al punto che non è infrequente la corsa in ospedale . In questi casi si raccomanda di distendersi e di sollevare quanto più in alto possibile l’arto; la posizione elevata dell’arto rispetto al bacino riduce la pressione venosa ed il sanguinamento si rallenta fino quasi a fermarsi rendendo possibile una compressione locale con bendaggio.
CONSIGLI UTILI
- Se si svolgono attività che costringono a stare molto tempo in piedi, sollevarsi spesso sulle punte: questo semplice movimento facilita la risalita del sangue dalla gamba verso il cuore.
- Non restare a lungo seduti con le gambe a penzoloni, come può accadere in treno o in automobile. Per lunghi viaggi in automobile non indossare indumenti stretti e fermarsi almeno ogni due o tre ore per una sosta ed un breve passeggiata.
- Non appoggiare le gambe su sgabelli e non dormire con un cuscino sotto i piedi, perché in questa posizione il ginocchio sospeso nel vuoto ed in iperestensione può comprimere la loggia poplitea riducendo il flusso venoso profondo. L’ideale sarebbe quello di creare un piano inclinato ove tutto il corpo poggia uniformemente sul materasso ; ciò si può ottenere in maniera semplice e senza esagerare. Basta infatti sollevare solo i piedi del letto non più di 10-15 cm. Il paziente , volendo, può dormire anche con due cuscini se avverte il fastidio che il capo sia troppo in basso .
- D'estate non esporre le gambe al sole né fare sabbiature. Camminare a lungo dentro l'acqua del mare immersi fino al bacino; anche il nuoto è molto utile. È dannoso invece passeggiare sulla battigia facendosi schiaffeggiare le caviglie e le gambe dalle onde.
- Se costretti a letto da qualche malattia, muovere frequentemente le gambe.
-Evitare giarrettiere, elastici, jeans ed abiti troppo stretti che ostacolano la risalita del sangue.
- Evitare di sollevare continuamente pesi eccessivi.
- Non indossare scarpe con i tacchi troppo alti o troppo bassi: in ambedue i casi manca l'effetto pompa della pianta del piede e la circolazione delle gambe ne risente.
- Preferire la doccia al bagno perché più difficilmente l'acqua calda corrente provoca vasodilatazione.
Camminare o fare attività fisica almeno un'ora al giorno.
Evitare di fumare e di bere alcolici perché riducono la funzionalità circolatoria.
Massimo Di Martino riceve presso:
Meta di Sorrento (Na) - Via Caracciolo 1 - Viale delle Querce 0815322942
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