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Ritenzione idrica

Le cause possono essere  disfunzioni cardiache o renali, infiammazione o allergie, stile di vita sbagliato .
L’aiuto al drenaggio  con il nuoto, la bicicletta e le camminate veloci.  

La circolazione linfatica

Il sangue, spinto dal cuore, raggiunge tutti i capillari del corpo . Qui avviene la filtrazione di una certa quantità di liquido che riempie gli spazi tra le cellule  e che in parte viene risucchiato da vasi sottili e trasparenti noti come vasi linfatici. Tali strutture confluendo in collettori sempre più grossi restituiscono tale liquido (detto linfa) alla circolazione sanguigna riversandola  nel sangue a livello toracico.                                                       

Orbene la ritenzione idrica avviene quando il liquido tende a  ristagnare   nei    tessuti perché non aspirato dai vasi linfatici o per  incapacità loro ( congenita o secondaria a malattie) o per patologia venosa concomitante o per eccessiva produzione del liquido stesso. Di conseguenza  compaiono gonfiori o edemi  diffusi e più spesso negli arti inferiori ( linfedema o edema linfatico).  

Non tutti gli sport fanno bene al nostro organismo nello stesso modo. Non tutti ad esempio favoriscono il drenaggio dei liquidi dell’organismo, combattendo la ritenzione idrica ossia l’accumulo eccessivo di liquido extracellulare, quello cioè situato negli spazi tra le cellule. In situazioni di normalità il drenaggio del liquido è attuato dal sistema venoso e linfatico, assicurando così il ricambio necessario per l’eliminazione delle sostanze tossiche dalle cellule e per l’apporto ad esse di sostanze nutrienti. In caso di malfunzionamento di questi sistemi, si manifesta la ritenzione idrica che determina rigonfiamento dei tessuti ed accumulo di tossine dannose per il metabolismo cellulare.

Per  drenaggio si intende appunto l’eliminazione del liquido  extracellulare.
Lo sport ideale per favorire un buon drenaggio dei liquidi è l’attività fisica aerobica moderata  oltre a quelle praticate in acqua, che determinano un massaggio naturale sul microcircolo, utile per stimolare il ritorno venoso e la rimozione dell’edema.(consulta anche  Sport e circolazione venosa in questo sito)
Sono sconsigliati gli sport che comportano un eccessivo stimolo cardio-circolatorio ( praticati cioè con frequenza cardiaca costantemente elevata)   e l’attività fisica anaerobica ( sforzi intensi e di breve durata), che  provocano ritenzione di acqua, almeno nelle prime ore che seguono l’esercizio fisico. Anche l’attività fisica che determina eccessivi impatti con il terreno potrebbe compromettere, in soggetti predisposti, il buon funzionamento del sistema  linfatico e venoso.
In genere lo sport più indicato per combattere la ritenzione idrica è una camminata  “veloce” ,  da effettuare in un percorso pianeggiante,   senza far aumentare troppo la frequenza cardiaca (il cosiddetto “ fit walking”) ed in questo caso  fondamentale è l’utilizzo  di una scarpa da ginnastica specifica. Utile anche la bicicletta su strada o da camera (cyclette), da utilizzare sempre senza sforzi cardiovascolari e muscolari eccessivi  ( con velocità moderata e non in salita). Le attività fisiche acquatiche come nuoto e ginnastica in acqua (acquagym) sono poi particolarmente indicate  e consigliate perché hanno in più il massaggio dell’acqua sulla cute e sul derma  ossia una sorta di linfodrenaggio naturale  che migliora la microcircolazione e stimola gli scambi extracellulari causati dalla ritenzione idrica.

Sono generalmente controindicati  la corsa praticata con alte frequenze cardiache ,lo spinning, la pesistica, e tutti gli sport caratterizzati da  eccessivi e costanti impatti  traumatici sul terreno, come pallavolo o tennis.
Il ristagno del liquido è maggiore nelle zone predisposte all’accumulo di grasso (addome,cosce e glutei) e colpisce soprattutto le donne . L’assunzione di acqua  deve essere controllata, troppa provocherebbe un peggioramento della ritenzione.  
Per mantenere in salute il proprio sistema linfatico è dunque  molto importante svolgere regolare attività fisica, in modo da favorire l’azione della “pompa muscolare”. Questa abitudine associata  ad un’ alimentazione equilibrata e corretta  , oltre ad aumentare le difese immunitarie potenziano sinergicamente  la loro efficacia esaltandone  i risultati.
Utile anche la ginnastica posturale che insegna ad assumere le giuste posizioni per il corpo ed educa ad una respirazione controllata che migliora il ritorno venoso. Non sono da escludere la contenzione elastica, il linfodrenaggio manuale o pneumatico , la cosiddetta ginnastica vascolare ed il riposo con arti in posizione declive .

La terapia medica si avvale si farmaci drenanti, generalmente di tipo naturale che possono esser utilizzati per lunghi periodi e sono privi di effetti collaterali dannosi. Nei casi più importanti diuretici a basso dosaggio e per brevi periodi. 


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